Fisherman in Inle lake.
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I pescatori del lago Inle, Myanmar

Il Myanmar è stato governato per molti anni da un regime militare che nel 1989 ha deciso di cambiare il nome del paese da Birmania a Myanmar. Nonostante gli eventi drammatici che hanno caratterizzato la storia di questo paese, tra cui colpi di stato, l’ultimo dei quali si è verificato nel 2021, il Myanmar sta diventando sempre più una meta turistica ambita dai visitatori stranieri, che sono piacevolmente sorpresi dall’accoglienza calorosa che trovano qui.

Il Myanmar offre molto a chi desidera visitarlo. Dalle città storiche alle pagode, dagli stupa ai templi e alle bellezze naturali, senza dimenticare le straordinarie persone che ci vivono. Le persone infatti, sono sempre gentili e sorridenti, e dimostrano una serenità a dir poco sorprendente a fronte di molta povertà e scarse risorse economiche. Questo è il motivo per cui il Myanmar è soprannominato il ‘Paese del sorriso’.

Una delle destinazioni più popolari quando si visita il Myanmar è senza alcun dubbio il Lago Inle. Situato nelle montagne dello Stato Shan, questa meraviglia della natura che affascina i turisti di tutto il mondo, con una superficie stimata di 72 km², è il secondo lago più grande del Myanmar ed ospita numerose specie di pesci tra cui trote, carpe, pesce gatto e persico, alcune delle quali sono uniche al mondo.

Ma ciò che rende il Lago Inle una delle principali attrazioni del paese sono i suoi celebri pescatori, che per cattuare i pesci usano un’antica tecnica risalente al XII secolo e tramandata di generazione in generazione.

Utilizzando barche a remi chiamate ‘longyi boats’ e reti a forma di cesto chiamate ‘kakya’, i pescatori si posizionano sulla punta della lunga barca, avvolgono la gamba su di un remo e la usano per remare, così da lasciare le mani libere per manovrare le reti da pesca.

Questa tecnica di pesca unica al mondo, richiede tanto equilibrio, forza ed abilità poiché il lago è  grande e la pesca avviene in condizioni difficili, con molta corrente e vento.

Ecco alcune foto che completano il post.

 

Fisherman in Inle lake.
Per catturare i pesci, i pescatori usano reti a forma di cesto, chiamate “kakya”, che vengono posizionate sul fondo del lago in acque poco profonde. Quando il pesce entra nella rete, il pescatore lo estrae rapidamente con le mani.
Per navigare sul lago vengono usate delle tradizionali barche di legno, chiamate “longyi boats”, (‘legni a un piede’ a fondo piatto) interamente costruite a mano.

 

Pescatore in posa per la foto.
Pescatore in posa per la foto.
Come in altre destinazioni turistiche, anche i pescatori del Lago Inle si fanno fotografare dai turisti in cambio di denaro.

 

Fisherman Inle lake. Myanmar.
I pescatori, che appartengono al popolo Intha, (ossia ‘popolo del lago’), principale etnia che vive attorno al lago, iniziano ad imparare questa tecnica da adolescenti ed alcuni di loro continuano a praticarla anche oltre i 70 anni.

 

Woman in a long tail boat in Inle lake - Myanmar
Questa tecnica viene praticata solo dagli uomini. Le donne, non pescano, e quando si spostano da una parte all’altra del lago, lo fanno remando in modo tradizionale, stando sedute all’interno dell’imbarcazione, impugnando i remi e seguendo il ritmo del movimento della barca.

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