
Viaggio nel mondo dei sapori: i formaggi
Per fotografare i differenti tipi di formaggi in modo non banale e valorizzare al meglio le loro caratteristiche uniche, è necessario considerare una serie di aspetti specifici che riguardano la natura stessa del formaggio, la sua texture, la stagionatura, i colori e la presentazione complessiva.
Il formaggio è un alimento estremamente vario, con una gamma che spazia dai freschissimi e morbidi a quelli stagionati e duri, ciascuno con peculiarità visive e tattili che meritano di essere rappresentate con cura.
Fotografare formaggi non significa solo mostrare un prodotto, ma raccontarne la storia, la qualità e l’esperienza sensoriale che può offrire. Per questo motivo, ogni scatto deve essere pensato per esaltare gli aspetti più interessanti e distintivi del formaggio in questione.
Valorizzare le texture e le superfici
Uno degli elementi più importanti nella fotografia di formaggi è la resa della texture, che varia moltissimo da un tipo all’altro.
I formaggi a pasta molle, come la robiola o lo squacquerone, hanno superfici lisce, a volte leggermente umide, che richiedono un’attenzione particolare per evitare riflessi troppo forti o ombre dure che possono risultare poco invitanti.
Al contrario, i formaggi stagionati e duri, come il Bitto o l’Asiago, presentano superfici più ruvide e irregolari, con croste spesso spesse e colorazioni variegate che si prestano a inquadrature ravvicinate per mettere in risalto ogni piccola crepa o dettaglio della crosta.
In questi casi, è utile scegliere angolazioni che evidenzino la tridimensionalità e la consistenza, evitando però ombre troppo nette che potrebbero ricordare muffe indesiderate.
Colori e stagionalità
I colori dei formaggi variano dal bianco candido dei freschi come la mozzarella, al giallo paglierino dei semi-stagionati come la Fontina, fino ai toni più intensi e scuri dei formaggi stagionati o erborinati come il Gorgonzola.
È fondamentale valorizzare queste tonalità naturali, evitando saturazioni eccessive che possono alterare la percezione del prodotto.
Inoltre, la stagionalità influisce sulla freschezza e sull’aspetto del formaggio: per esempio, un formaggio fresco fotografato in un contesto luminoso e pulito trasmette immediatamente sensazioni di genuinità e delicatezza, mentre i formaggi stagionati trovano la loro migliore ambientazione in scenografie più calde e rustiche, che ne sottolineano la tradizione e la complessità.
Inquadrature e composizione
Per evitare scatti banali, è consigliabile sperimentare con inquadrature non convenzionali. Un taglio laterale o leggermente diagonale può aumentare la percezione del volume e mettere in risalto i dettagli della pasta e della crosta.
Per i formaggi freschi e filati, come la mozzarella o la scamorza, un’inquadratura ravvicinata che mostri la struttura fibrosa può essere molto efficace. Nei casi di formaggi stagionati, un’inquadratura che includa una porzione tagliata permette di mostrare il contrasto tra crosta e pasta interna, rivelando così la complessità del prodotto.
Cura dei dettagli e regia dello scatto
Prima di scattare, è fondamentale dedicare attenzione a ogni minimo dettaglio estetico del formaggio.
Piccoli ritocchi con bisturi o pinzette permettono di eliminare imperfezioni e di sistemare con precisione le fette, creando un effetto più ordinato e invitante. Per valorizzare al meglio il prodotto, l’ambientazione deve essere studiata con cura: tonalità calde e atmosfere classiche esaltano i formaggi stagionati, mentre luci fresche e ambientazioni luminose mettono in risalto la freschezza dei formaggi freschi.
Riflessi e lucentezza
Alcuni formaggi, soprattutto quelli freschi e a pasta filata, presentano una superficie leggermente lucida che può essere valorizzata per trasmettere freschezza e morbidezza. È però necessario evitare riflessi troppo forti o punti luce che possono risultare fastidiosi o distorcere la percezione del colore. La gestione dei riflessi deve essere quindi calibrata con attenzione, preferendo superfici opache o leggermente satinati per i formaggi a pasta dura, mentre per quelli freschi si può giocare con la lucentezza naturale.
Contestualizzazione e storytelling
Infine, per rendere la fotografia di formaggi più coinvolgente, è utile inserire elementi di contesto che raccontino la loro origine e il loro utilizzo. Un tagliere rustico con un coltello artigianale, un bicchiere di vino possono arricchire la scena senza distrarre dal soggetto principale. La scelta degli accessori deve essere coerente con il tipo di formaggio e con il messaggio che si vuole trasmettere, mantenendo sempre un equilibrio tra semplicità ed eleganza.
Conclusione
Fotografare i formaggi richiede una sensibilità particolare per cogliere e valorizzare le diverse caratteristiche di ogni tipologia, dalla texture al colore, dalla stagionatura alla presentazione. Attraverso scelte attente di inquadrature, cura dei dettagli e ambientazioni studiate, è possibile realizzare immagini che non solo mostrano il prodotto, ma ne raccontano l’essenza e la qualità.
Le fotografie che completano questo post illustrano proprio queste tecniche, offrendo esempi concreti di come trasformare un semplice formaggio in un soggetto fotografico affascinante e non banale.


2 Comments
Paula Durr
It is appropriate time to make some plans for the future and it is time to be happy.
I’ve read this submit and if I may just I desire to counsel you few fascinating things or advice.
Maybe you can write next articles regarding this article.
I desire to learn more things approximately it!
Marina Zanotti
Thank you very much for your interest and support! I’m glad to know that the post has inspired you to make plans for the future and seek happiness. It will be my pleasure to share further articles on related topics and offer interesting advice. If you have specific questions or topics you’d like to delve into, please feel free to let me know. Thanks again for your enthusiasm!