Raspberries - Lamponi
Storytelling

Viaggio nel mondo dei sapori: i lamponi

Con una lunga storia alle spalle, i lamponi sono uno dei frutti più celebri e diffusi al mondo.

La loro origine sarebbe da ricercare nella regione delle steppe della Turchia, dove crescevano spontaneamente già al tempo di Cristo, e gli abitanti di Ilio, ai piedi del Monte Ida, (in Asia Minore), li raccoglievano e li condividevano nei loro pasti.

La scoperta di tracce di lamponi nelle fortificazioni romane in Gran Bretagna fa supporre che i romani abbiano contribuito alla diffusione della coltivazione di questo frutto durante tutta la loro permanenza sull’isola.

Nel Medioevo, i lamponi erano considerati un privilegio, un’esclusiva, riservata solo alla nobiltà e alle persone più abbienti. Apprezzati sia per la loro invitante bellezza che per il delizioso sapore, venivano consumati freschi o trasformati in marmellate. Le foglie erano invece usate nella preparazione di infusi e tisane dal potere benefico.

I lamponi erano anche molto apprezzati dai monaci, che li coltivavano nei loro giardini monastici e li impiegavano largamente per preparare rimedi naturali e per migliorare il gusto dei medicinali.

Tuttavia, la coltivazione dei lamponi su larga scala iniziò solo durante il Rinascimento, con l’avvento della tecnologia agricola. Grazie alle innovazioni agricole e ai nuovi metodi di coltivazione, i lamponi divennero un prodotto commercializzabile e la loro coltivazione si estese sempre di più.

Nel 17° secolo, gli inglesi erano pazzi per i lamponi. I giardini britannici erano pieni di bacche e cespugli di lamponi. Ben presto i giardini divennero un mezzo per dare forma alla natura secondo la moda e il pensiero artistico del proprio tempo, un simbolo di prestigio sociale sociale, poiché la capacità di piantare frutta e verdura dimostrava le competenze e le abiltà del proprietario.

I giardinieri diventarono esperti nella coltivazione dei lamponi utilizzando tecniche avanzate di potatura per assicurare una crescita sana alle piante e generare nuove varietà resistenti alle malattie e alle condizioni climatiche. I lamponi divennero così una fonte di orgoglio in tutta la Gran Bretagna!

Nel 18° secolo, i cespugli di lamponi si diffusero sempre di più in tutta Europa e la loro presenza nei giardini era considerata una parte essenziale della cultura del giardinaggio. La coltivazione di frutta e verdura negli orti domestici, sia nelle zone rurali che in quelle urbane, si stava diffondendo sempre di più tra le famiglie, che iniziavano ad apprezzarne i benefici.

Anche la ricerca scientifica sui cespugli di lamponi stava iniziando a progredire. Il botanico svedese Carl Linnaeus, creò un nuovo sistema di classificazione per tutti gli esseri viventi. Il suo primo tentativo di classificare piante e animali fu pubblicato nel 1735 nella sua opera ‘Systema Naturae’. Tuttavia, il professor Linnaeus intraprese diverse importanti revisioni di questo lavoro e fu solo alla decima edizione nel 1758 che fu in grado di descrivere uno schema di classificazione sistematica in cui animali, piante e minerali, erano raggruppati in generi, generi simili in ordini, ordini in classi e così via. Classificò i lamponi come ‘Rubus idaeus’. Questa classificazione rese più facile ai giardinieri e agli scienziati identificare e descrivere i vari tipi di lamponi.

Oggi, i lamponi sono ancora molto popolari. Sono coltivati in molte parti del mondo, dalle Americhe all’Europa all’Asia.

Qualcuno li coltiva nell’orto o ai margini del giardino,  perchè questo arbusto può fruttificare anche in zone ombreggiate, inadatte a molte altre colture.

In Italia, il lampone più coltivato è quello rosso ma esistono anche altre varietà, come quello di colore giallo, o di colore violaceo, o di colore nero.

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